30/12/2023 – La Corte d’Appello di Catanzaro in totale accoglimento delle richieste avanzate dal penalista avvocato Francesco Nicoletti ha riformato la sentenza di primo grado emessa nei confronti di un 57enne rossanese. L’uomo era stato tratto a giudizio per una serie di ipotesi di reato, tra cui maltrattamenti e lesioni aggravate.
La vicenda risale al gennaio 2020 quando, allertati dalle segnalazioni di alcuni vicini di casa, gli uomini del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Rossano intervenivano presso l’abitazione dell’uomo. Per come ricostruito, il 57enne, brandendo un coltello da cucina, inveiva contro la moglie e contro i figli sferrando anche dei calci alla porta. Bloccato dagli agenti, l’uomo si rifiutava di fornire le proprie generalità mentre, nel frattempo, venivano raccolte le dichiarazioni dei familiari i quali riferivano di essere sottoposti a continue angherie che spesso sfociavano in minacce e percosse, specialmente quando l’uomo abusava di bevande alcoliche. Per come dichiarato nella formale denuncia-querela sporta, quell’episodio avrebbe rappresentato solo l’ultima di una serie di vessazioni da parte dell’uomo, che avrebbe sottoposto i familiari ad un clima di paura ponendo in essere aggressioni, fisiche e psicologiche, tali da ingenerare nelle persone offese un perenne stato d’ansia e di timore per la propria incolumità, non sentendosi più, questi ultimi, sicuri all’interno della propria abitazione. Venivano, inoltre, acquisiti i referti rilasciati dal Pronto Soccorso che diagnosticavano lesioni ai danni del figlio e della moglie.
Per tali fatti l’uomo veniva tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari. Successivamente nei suoi confronti veniva emesso dall’Ufficio del Giudice per Indagini Preliminari il decreto di giudizio immediato per i reati di: maltrattamenti in famiglia, aggravati dalla recidiva; rifiuto di fornire le proprie generalità; lesioni aggravate. All’esito del processo di primo grado il Tribunale di Castrovillari assolveva l’imputato da tutti i capi d’imputazione, ad eccezione del reato di lesioni aggravate ai danni del figlio per il quale il 57enne veniva condannato alla pena di mesi quattro di reclusione.
La Corte d’Appello di Catanzaro, in accoglimento dei motivi presentati dall’avvocato Francesco Nicoletti, ha riformato la sentenza ritenendo non sussistente l’aggravante dei futili motivi per l’unico capo d’imputazione per il quale vi era stata condanna e, pertanto, ha annullato la condanna ritenendo la non prosecuzione dell’azione penale.